mercoledì 13 gennaio 2010

Provata l’efficacia della terapia con dosi elevate di vitamina C.


"Il mio medico non crede alle vitamine." Da quando la medicina si basa sulle credenze?
Tradotto per www.disinformazione.it da Stefano Pravato

La letteratura medica ha praticamente ignorato 75 anni di rapporti medici e studi clinici e di laboratorio sul successo della terapia con grandi dosi di vitamina C.

Per avere successo, le dosi devono essere grandi, spesso 1.000 volte o più della RDA (dose giornaliera raccomandata) o della DRI (ingestione giornaliera di riferimento). Nella scienza medica il concetto che la grandezza della dose determini il risultato della terapia è una nozione basilare. Tale premessa convenzionalmente è accettata solo qualora si tratti di terapia con medicinali farmaceutici, ma non con le vitamine. La maggior parte delle ricerche che hanno fallito pur impiegando la vitamina C ha usato dosi inadeguate, troppo piccole, che non conducono quasi mai a risultati clinici.
I ricercatori che hanno impiegato la vitamina C in dosi elevate hanno riportato con continuità risultati eccellenti. La necessità di dosi elevate è stata indicata quasi subito dopo la scoperta dell'acido ascorbico da parte del medico Albert Szent-Gyorgyi, (1893-1986). Alcuni rimarchevoli medici, pionieri nell'uso della terapia con vitamina C (ascorbato) in grandi dosi sono: Claus Washington Jungeblut, (1898-1976), William J. McCormick, (1880-1968) e Frederick R. Klenner. (1907-1984). Più di recente, contributi importanti sono stati pubblicati dal Hugh D. Riordan, (1932-2005) e Robert F. Cathcart III, (1932-2007).


Sono 75 anni, oggi

Il dr. Jungeblut, Professore di Batteriologia alla Columbia University, fu il primo a firmare una pubblicazione sulla vitamina C quale prevenzione e cura per la polio, nel 1935 (1). Sempre nel 1935, Jungeblut mostrò che la vitamina C inattivava la tossina difterica (2). Nel 1937, Jungeblut dimostrò che l’ascorbato inattivava la tossina tetanica (3). Tra il 1943 e il 1947, il dr. Klenner, uno specialista delle malattie toraciche, guarì 41 casi di polmonite virale con la vitamina C. Nel 1946, il dr. McCormick mostrò come la vitamina C prevenisse, e anche curasse, i calcoli renali; nel 1957 mostrò come combattesse le malattie cardiovascolari. A cominciare dagli anni ‘60, il dr. Cathcart impiegò grandi dosi di vitamina C per trattare polmonite, epatite e alla fine anche l’AIDS. Per più di tre decadi, a iniziare dal 1975, il dr. Riordan e il suo team hanno impiegato con successo grandi dosi di vitamina C endovena contro il cancro. L’uso di dosi di decine di migliaia di milligrammi di vitamina C al giorno potrebbe essere la scoperta di successo maggiormente sconosciuta in campo medico.
Avete mai sentito dire: "Se la vitamina C fosse così buona, i dottori direbbero ai loro pazienti di prenderne tanta."? Ebbene, è sorprendente quanto numerosi siano i medici che hanno fatto proprio così. Cosa dite? Il vostro medico ancora non lo fa? C’è da chiedersi come mai, infatti decenni di rapporti medici e studi controllati supportano l’impiego di dosi molto grandi di vitamina C.


Riferimenti:

(1) Jungeblut CW. Inactivation of poliomyelitis virus by crystalline vitamin C (ascorbic acid). J Exper Med 1935. 62:317-321.

(2) Jungeblut CW, Zwemer RL. Inactivation of diphtheria toxin in vivo and in vitro by crystalline vitamin C (ascorbic acid). Proc Soc Exper Biol Med 1935; 32:1229-34.

(3) Jungeblut CW. Inactivation of tetanus toxin by crystalline vitamin C (l-ascorbic acid). J Immunol 1937;33:203-214.

Per ulteriori informazioni:
Dr. CW Jungeblut: Claus Washington Jungeblut, M.D.: Polio pioneer; ascorbate advocate. J Orthomolecular Med, 2006. Vol 21, No 2, p 102-106.
http://www.doctoryourself.com/jungeblut.html

Oltre a (1) citato sopra, le alter pubblicazioni del dr. Jungeblut's sulla polio includono:

* Jungeblut CW. Vitamin C therapy and prophylaxis in experimental poliomyelitis. J Exp Med, 1937. 65: 127-146.
* Jungeblut CW. Further observations on vitamin C therapy in experimental poliomyelitis. J Exper Med, 1937. 66: 459-477.
* Jungeblut CW, Feiner RR. Vitamin C content of monkey tissues in experimental poliomyelitis. J Exper Med, 1937. 66: 479-491.
* Jungeblut CW. A further contribution to vitamin C therapy in experimental poliomyelitis. J Exper Med, 1939. 70:315-332.

Jungeblut's research published in the Journal of Experimental Medicine is available for free access at http://www.jem.org/contents-by-date.0.shtml

*Dr. FR Klenner: *Hidden in plain sight: the pioneering work of Frederick Robert Klenner, M.D. J Orthomolecular Med, 2007. Vol 22, No 1,
p 31-38. http://www.doctoryourself.com/klennerbio.html e http://orthomolecular.org/hof/2005/fklenner.html

*Dr. WJ McCormick: *The pioneering work of William J. McCormick, M.D. J Orthomolecular Med, 2003. Vol 18, No 2, p 93-96.
http://www.doctoryourself.com/mccormick.html http://orthomolecular.org/hof/2004/wmccormick.html

*Dr. RF Cathcart: *http://orthomolecular.org/hof/2008/cathcart.html - http://www.doctoryourself.com/titration.html - http://www.doctoryourself.com/biblio_cathcart.html

*Dr. HD Riordan: * http://orthomolecular.org/hof/2005/hriordan.html - http://orthomolecular.org/resources/omns/v01n09.shtml - http://www.doctoryourself.com/riordan1.html
http://www.doctoryourself.com/biblio_riordan.html

Tradotto per www.disinformazione.it da Stefano Pravato


www.disinformazione.it

martedì 12 gennaio 2010

L’inganno transgenico continua


Siamo alle solite: per promuovere metodi di sovra-produzione inutili, nocivi o dei quali non è certo l’effetto sulla salute umana, si tirano fuori un’infinità di finti buoni propositi e motivazioni a sfondo umanitario. I sostenitori degli Organismi Geneticamente Modificati, infatti, continuano con la favola di voler sconfiggere la fame nel mondo, come già alcune multinazionali fecero nei lontani anni ’60 con la cosiddetta “Rivoluzione verde”. Nonostante i buoni propositi degli scienziati coinvolti, con la scusa di voler “sfamare il mondo” si diffusero non solo le monoculture (che hanno impoverito i suoli e portato le popolazioni che le hanno adottate a non poter più essere auto-sufficienti come nei millenni precedenti), ma anche dosi di fertilizzanti e pesticidi in quantità a lungo andare allarmanti sia per l’uomo che per l’ambiente. Ma si sa, la memoria delle persone è decisamente breve.


Un po’ come nel caso dell’energia nucleare, che continua ad essere propinata in questo preciso momento storico per la sua presunta capacità di poter aiutare nella lotta ai cambiamenti climatici (cosa peraltro falsa, come dimostrato nella puntata di Report “L’inganno” di Michele Buono e Piero Riccardi), anche nel caso degli OGM si continuano a diffondere notizie false che possano conquistare la buona fede, oltre che l’approvazione, dell’opinione pubblica.

Ora, anche lo sviluppo degli OGM “nutrizionali” è basato sullo stesso approccio del nucleare, ossia su rischiose e fallimentari tecnologie, come appunto è già stato fatto in passato. Lo conferma un recente rapporto della IAASTD (International Assessment of Agricultural Knowledge, Science and Technology for Development), che conclude le sue analisi affermando che il miglior modo per sfamare il mondo, sul quale bisognerebbe concentrare gli sforzi e le risorse della ricerca, è la coltivazione agro-biologica, di cui il miglior esempio è quella biologica.

In un articolo sull’inglese “The guardian”, Isobel Tomlinson si avvale dei commenti del Prof. Winkler rilasciati alla ottima Soil Association, nei quali viene ribadita la falsità delle asserzioni riguardanti la favola della sconfitta della fame nelle nazioni “in via di sviluppo”. «La malnutrizione», riporta la Tomlinson, «cresce per la mancanza di molti micro-nutrienti, e non può essere risolta dal semplice sviluppo di coltivazioni progettate per creare nutrienti specifici».

Ciò di cui c’è veramente bisogno, scrive la giornalista britannica, è la varietà, la diversità delle colture, e che «promuovere un’ulteriore sviluppo delle monocolture attraverso sementi geneticamente modificate non risolverà il problema», anche perché «tali sistemi agricoli si basano su elevati usi di fertilizzanti artificiali e pesticidi chimici». La soluzione sarebbe invece lo sviluppo (vero) dell’agricoltura biologica e nel ritorno a metodi agricoli tradizionali.

Oltre alla varietà di colture ed all’implementazione dell’agricoltura biologica, un altro metodo tradizionale che ha permesso all’umanità di provvedere al suo sostentamento per alcuni millenni e che potrebbe tornare ad essere utile oggi, è quello di un “semplice” ritorno alle cosiddette “rotazioni”, ossia al far “riposare” a turno gli appezzamenti di terreno, lasciandone sempre una parte a maggese.

Una scelta di questo tipo si sta dimostrando necessaria non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per il progressivo impoverimento dei suoli che molti terreni stanno subendo da anni (un’altra puntata di Report [dei due autori succitati, “Il piatto è servito”, ne parla in modo dettagliato).

È necessario tornare al buon senso, piuttosto che affidarsi ciecamente ad una tecnologia e ad una scienza che da tempo hanno abbandonato la razionalità ed il perseguimento del benessere e della “verità”. Siamo ormai lontani dai tempi dell’Illuminismo, ora che le falle della scienza sono note a tutti e l’ostinazione del mondo politico ed economico nel tentativo di mascherarle sta creando solo una perdita di fiducia nel progresso stesso.

Il progresso e lo sviluppo sono un’ottima cosa, quando sono veramente tali. La tecnologia deve essere migliorata. Il discorso non è quindi ripudiare la tecnologia, ma usarla in modo sensato. Come sempre, invece, in un’ottica di crescita economica costante ciò su cui si punta (dall’agricoltura all’energia alla produzione di oggetti in generale) è sempre la quantità, quasi mai la qualità.

Le cifre sono enormi anche quando si considerano le quantità di pesticidi utilizzate a causa degli OGM, o il giro d’affari che ne consegue. Negli Stati Uniti d’America, punte di lancia della produzione ed uso degli organismi geneticamente modificati, il transgenico è presente da tredici anni. Ora, tirando le somme, è stato dimostrato che la coltivazione di soia, mais e cotone transgenici ha fatto aumentare considerevolmente negli USA non solo il consumo di pesticidi, ma anche la diffusione di piante infestanti ormai resistenti agli erbicidi.

Secondo la ricerca capitanata dall’agronomo Charles Benbrook, in 13 anni di diffusione degli ogm per gli erbicidi si sono spesi 383 milioni di dollari in più, per una quantità di 172 mila tonnellate. Per combattere le piante infestanti, invece, i coltivatori sono stati (e sono) costretti ad usare quantità più elevate di glifosato, o sono passati ad erbicidi ancora più tossici, come il Paraquat o l’acido diclorofenossiacetico.

Che dire allora, se si pensa che l’epidemia di cancro in corso è dovuta soprattutto all’uso di pesticidi sempre più forti, sempre più pervasivi e sempre più in abbondanza, o se si considera che l’agricoltura è la principale causa dei famigerati cambiamenti climatici ai quali nemmeno i leader di Stato riunitisi nella Farsa di Copenhagen sembrano essere interessati? L’energia e l’agricoltura sono insieme all’acqua la base della nostra civiltà. È davvero un peccato continuare a vederle sprecate o utilizzate nel peggiore dei modi da un manipolo di manigoldi.

Inutile dire, quindi, che sarebbe opportuno riprenderne il controllo, dando tutto il supporto possibile a tutti quei “tarli” che nel silenzio hanno già incominciato ad agire e che hanno iniziato a re-impossessarsi di ciò che da troppo tempo è stato dato in gestione a chi ha solo un obiettivo: l’istantanea massimizzazione dei profitti, anche a costo di tutto ciò che la potrebbe garantire nel tempo.

Per approfondire importanti argomenti riguardanti l’energia e l’agricoltura, oltre alla visione delle due puntate di Report sopra indicate (nelle quali si parla appunto di questi “tarli”), mi permetto di consigliare anche la lettura del libro Il mondo alla rovescia, edito dalle Edizioni per la Decrescita Felice e scritto a quattro mani dagli stessi Michele Buono e Piero Riccardi.

- di Andrea Bertaglio -


Fonte: http://www.terranauta.it/a1711/salute_e_alimentazione/l_inganno_transgenico_continua.html

Tiziano Terzani - Anam, Il Senzanome 5-6

lunedì 11 gennaio 2010

Codex Alimentarius: una condanna a morte per 3 miliardi di persone.




Se questo fosse un film dell’orrore, sarebbe un “Holiday Blockbuster”. Ma non è un film, è la vostra vita. E se volete vedere come va a finire si può riassumere in due parole: Codex Alimentarius.

Se state leggendo questo articolo probabilmente siete una delle 3 miliardi di persone – miliardi e non milioni – previste che muoiano di malattie curabili nei primi anni di attuazione del programma. Pur rischiando di rovinare il finale, la trama, per così dire, è quella che segue:
Codex Alimentarius (dal latino “codice alimentare”), è un oscuro matrimonio tra le industrie farmaceutiche e chimiche ed il WTO (World Trade Organization), concepito per il preciso e completo controllo su tutti i prodotti alimentari e le sostanze nutritive in tutto il mondo. Il Codex è un complesso, globale, programma inter-governativo, scritto dal Big Pharma, controllato dalle Nazioni Unite e composto di 170 Nazioni tra cui gli Stati Uniti.

Dal 31 dicembre 2009 il suo mandato sarà operativo.
Promulgato nel 1963, è stato il frutto del lavoro congiunto della Food and Agriculture Organization (FAO) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Food Standards Program delle Nazioni Unite. Concepito come commissione per il commercio, il suo obiettivo originale era di “tutelare la salute dei consumatori e garantire pratiche eque nel commercio internazionale dei prodotti alimentari.” Anche se le sue intenzioni iniziali potrebbe essere state altruistiche le applicazioni pratiche attestano che l’altruismo ha una vita breve ora che tutti gli Standards Globali dei Cibi (Global Standard Food” saranno decisi dalle industrie dei farmaci, dei pesticidi, delle sostanze chimiche e biotecnologie che sono al timone.

Dai campi alla tavola, le aziende come la Monsanto e la Baxter avranno piena autorità sul nostro approvvigionamento alimentare in un vero e proprio assalto Globale alla Salute.

Secondo il dottor Paul Anthony Taylor “tutti i paesi membri del Codex Alimentarius devono rispettare le leggi draconiane alimentari dettate da questa organizzazione o subire gravi sanzioni economiche. Il Codex Alimentarius è sostenuta da sanzioni commerciali della World Trade Organization (WTO), ogni nazione Codex-Non-Compiacente perderà automaticamente la disputa sul commercie alimentare contro un paese Codex-compiacente”. La linea di fondo: le loro terrificanti Leggi Alimentari, con priorità in base alle preoccupazioni economiche del Big Pharma, sono in procinto di diventare il nostro incubo nutrizionale. Oltre ad infettare il cadavere della salute, il Codex Alimentarius opera su una legge napoleonica al contrario della Legge Comune. La Legge Comune impone che se non è illegale, è legale. La Legge Napoleonica impone che se non è indicato come legale, è illegale. In altre parole, tutto ciò che non è espressamente ratificato dal Codex Alimentarius è illegale.

Allora qual’è il menù? Cominciamo con ciò che non c’è sul menu a partire dalle sostanze nutritive. Secondo le leggi napoleoniche del Codex Alimentarius i nutrienti sono classificati come tossine e non trovano posto nella nostra salute. Hai letto correttamente. Oltre 350 vitamine, minerali e integratori a base di erbe saranno illegali. VIETATE. NON DISPONIBLI IN QUESTO CONTINENTE. Quelle vitamine che saranno ammesse saranno disponibili solo in dosi estremamente basse. I dosaggi saranno ben al di sotto dei livelli terapeutici (mg 0,05 al posto di 100 mg), e saranno disponibili solo dietro prescrizione medica dal momento che saranno classificate come droghe. Una ricetta per una confezione di vitamina C ci si aspetta che costi almeno 150 dollari.

Un evidente conflitto d’interessi del Big Pharma a cui sarà dato il mandato di decidere quello che tu mangi, classificarlo come una droga, e costringere l’acquisto solo dietro prescrizione medica!
Il Dr. Taylor si lamenta “dichiarando che se le tossine nutrienti saranno messe sotto il controllo del Codex nessuno potrà avere accesso alle vitamine, ai minerali, alle sostanze naturali, agli integratori o agli attuali alimenti alternativi di base, lasciandoci a disposizione solo farmaci costosi per la cura delle malattie”.

A poco a poco, pillola dopo pillola, l’accesso agli integratori alimentari da cui noi dipendiano scomparirà e i nuovo saranno vietati a meno che non siano testati e approvati dal Codex (il tutto progettato per avere un prezzo proibitivo e nessun valore scientifico). In Germania e in Norvegia, dove le nuove normative del Codex sono già in corso, il prezzo delle pasticche di zinco è passato da 4 dollari a 52 dollari a bottiglia. L’Echinacea è salita da 14 dollari a 153 dollari.

Pensate che questo non accadrà qui? Digitate in Google “Codex Alimentarius and Nutrients” e preparateci ad rimanere scioccati.

Con questo nuovo regolamento si vogliono raggiungere diversi obiettivi: (1) Si porteranno milioni di dollari nelle tasche già gonfie delle aziende farmaceutiche. (2) Mancando le vitamine, le malattie aumenteranno e la gente avrà bisogno di più medicine. (3) I medici e gli ospedali avranno un maggior numero di pazienti da trattare e e quindi un maggior profitto.

Colpi di frumento, camomilla per aiutare a dimenticare una pessima giornata di lavoro, vitamina E per aiutare a guarire più velocemente- andate! Le indagini e la condivisione delle informazioni circa le vitamine che proteggono contro il cancro saranno illegali!

La pubblicità è Ver Botin sotto il Codex Alimentarius
Perché? Le sostanze nutritive saranno dichiarate tossine. Off limits. E quindi, passare informazioni su di loro sarà un reato. Tutti i consigli sulla nutrizione (anche online o su articoli di riviste o consigli scambiati tra amici, familiari o chiunque altro) saranno illegali. Non sarai neppure in grado di parlarne nel tuo blog dal momento che qualsiasi pubblicità al di fuori dell’etichetta di conformità del Codex è illegale e può tradursi in pesanti multe e pene detentive.

Tecnicamente scrivere questo articolo è un atto illegale.

Nell’ambito del Codex, gli unici prodotti che possono dare indicazioni relative alla prevenzione, riduzione, trattamento e cura delle malattie sono i farmici Codex-compiancenti. Chi trae vantaggio dal divieto di indicazioni sulla salute? L’industria farmaceutica e la FDA che riceve ingenti somme di denaro dalle case farmaceutiche in cambio del rilascio delle licenze dei farmaci.

E la medicina alternativa? L’omeopatica è una parola che i vostri nipoti non potranno più ascoltare.
Le probabilità sono, se si tratta di salvare la tua vita ora, pui dirgli addio al più presto, insieme alla libertà di prendere decisioni per quello che riguarda la tua salute.

Secondo le migliaia di studi a livello mondiale una grande percentuale della popolazione morirà, entro pochi anni, di malattie che le nazioni sviluppate non hanno più visto da secoli a causa della semplice impossibilità di accedere alle minime dosi terapeutiche di vitamine e di minerali.

Malattie terribili di ieri, come lo scorbuto, rachitismo, Berri Berri, pelagra e molti altri sono in procinto di fare un grande ritorno.

Allora, qual è il menù?
Ci sono attualmente più di 300 veleni conosciuti, voglio dire “additivi alimentari”, che sono stati riconosciuti come “sicuri” e non saranno più segnalati in etichetta. Si tratta soprattutto di pesticidi e sostanze tossiche sintetiche tra le quali livelli tossici di Fluoro (3,8 mg al giorno), sviluppati dai rifiuti ambientali, l’aspartame, BHA, BHT, bromato di potassio, tartrazina, ecc. Il Codex consente inoltre letteralmente “residui significativi” di oltre 3.275 diversi pesticidi tra cui noti agenti cancerogeni e perturbatori endocrini, cioè 4-D, atrazina e bromuro di metile, di nuovo senza etichettatura.

Nel maggio del 2005, la Convenzione di Stoccolma, firmata da 176 paesi, compresi gli Stati Uniti impegnò i firmatari ad eliminare i dodici più pericolosi Inquinanti Organici Persistenti (POP) al mondo. Secondo il Dr.Rima Laibow, “si tratta di composti letali, nessuno può contestare che non appartengono al nostro approvvigionamento alimentare”. Il Codex è in procinto di riammeterne sette di loro.
Il Dr. Laibow spiega “il Codex permette a sette dei dodici Inquinanti Organici Persistenti (POP) accertati come killer di essere utilizzati nella produzione di alimenti diversi come il latte, gli oli di soia, i semi di cotone, gli agrumi, le uova, il pollame, i cereali, le ananas, gli ortaggi e le radici a foglia, i legumi e altri”.

Dato che la gente dietro il Codex ritengono che “il fabbisogno alimentare mondiale non possa essere raggiunto senza l’attuazione a livello mondiale degli alimenti geneticamente modificati”, per legge ogni boccone che mangiamo – che siano sementi o manzo – saranno geneticamente modificati, con ripieno di ormoni della crescita pericolosi e irradiati. Anche le norme di etichettatura degli alimenti biologici “saranno allentate” per consentire l’uso di agenti nascosti, ingredienti tossici.

CHE COSA IL CODEX RITIENE ILLEGALE?
In Canada, il Bill C-51, che si armonizza con il Codex, è stato scritto dalle stesse società Big Pharma e rappresenta lo stesso piano farmaceutico per l’assunzione di sostanze nutritive. Il C-51 si spinge fino a ridefinire la parola “vendere” che viene a significare “la distribuzione a uno, due o più persone anche senza riguardo”, condividendo, dando o donando una “vendita”.

Dare camomilla al vostro bambino può ora essere ri-definito come vendere una sostanza controllata ad un minorenne. I giardini di casa coperti o privati – illegali. Nell’ambito del Codex, far crescere le erbe diventa un crimine e chiunque venga sorpreso a farlo può essere perseguito come un trafficante di droga. Le sanzioni del Bill C-51 possono essere alto fino a 5 milioni di dollari e 2 anni di carcere per la produzione, la raccolta o la “vendita” di vitamina C.

CHI controlla il tuo cibo?
Il WHO (World Health Organization), come la Federal Reserve, non è un ente governativo, ma un organismo privato. A partire da questa settimana, il Parlamento europeo ha votato all’unanimità un’indagine completa sul ruolo del WHO nella bufala dell’influenza suina, e i loro successivi benefici finanziari, dopo che in un documento interno emerso all’OMS si discuteva del controllo della popolazione del mondo, con mezzi e pratiche discutibili.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, le società di pesticidi e Big Pharma rappresentano i comitati che decideranno, adotteranno e faranno rispettare le nostre terrificanti linee guida dei nuovi alimenti. Non c’è da meravigliarsi allora se per una bottiglia prezzata di vitamina C sarà richiesta la prescrizione medica ed è stata riclassificata come droga! Monsanto & Baxter, che potranno beneficiare da entrambe le parti di questa mostruosità, sorveglieranno ogni vostro ogni boccone. Monsanto ha ora un brevetto relativo ad ogni seme che sarà raccolto in futuro (saranno geneticamente modificati, l’unico modo perchè possano essere brevettati). E i nostri amici della Baxter appena beccati ad esportae farmaci anti-HIV contaminati ad altri tre, dopo che la FDA ha insistito sul fatto che non potevano essere venduti qui (ndr Stati Uniti). Attualmente aono in fase di giudizio per le malattie causate e la morte di oltre 5000 persone, per lo più bambini emofiliaci, in Europa.

Salvandoci dai nostri Nutrienti Tossici
Il Comitato del Codex per la Nutrizione e gli alimenti dietetici per particolari usi (CCNFSDU), è presieduto dal Dott. Rolf Grossklaus, un medico che crede, e lo ha dichiarato pubblicamente, che l’alimentazione non è rilevante e non ha alcun ruolo in materia di salute! Questo è il top della politica nutrizionale del Codex.

Il Dr. Grossklaus effetivamente ha dichiarato nel 1994 le sostanze nutritive essere tossine e ha istituito l’uso della tossicologia (Risk Assessment) per evitare che le sostanze nutritive abbiano un impatto sugli esseri umani che prendono integratori! Non è irrilevante che al dottor Grossklaus capiti di possedere la Società di Valutazione dei Rischi dando consulenza al CCNFSDU e al Codex su questo tema. Un conflitto atroce di interessi, la nostra nuova società zar della vitamina fa soldi quando i suoi servizi di tossicologia sono utilizzati per la valutazione delle sostanze nutritive.

Il nostro legislatore sta per buttare via il bambino con l’acqua sporca perché non comprende la complessità di questo problema, e Big Bucks Pharma sono stati gettati nel circo mediatico mettendo in luce poche cattive mele supplementari come l’Hydroxycut (non potrò mai dimenticare quante persone sono morti per il Xanax!)

DSHEA, il nostro Cavaliere con l’armatura ammacata
La nostra unica protezione è il DSHEA, il Dietary Supplement, Health and Education Act del 1994. Ed è in lotta per la sua vita all’interno del Congresso. Il DSHEA è passato quando 2,5 milioni di cittadini comuni, in una campagna di base, hanno voluto assicurarsi che gli integratori alimentari, quali erbe, vitamine, minerali e altri integratori sarebbero potuti stare sul mercato come prodotti da banco. La campagna di creare questa legge è iniziata quando nel 1992 una Task Force della FDA ha pubblicato una relazione che annunciava la volontà della FDA di rimuovere questi prodotti dagli scaffali dal momento che rappresentavano un “disincentivo per la ricerca di medicinali brevettati”.

Dal 2002, grazie alla promulgazione del DSHEA, furono venduti più integratori nutrizionali da banco che di farmaci.

L’idea della legge DSHEA era duplice:
1. Con DSHEA si voleva fare una netta distinzione tra il cibo (che è considerato generalmente sicuro e non ha bisogno di avere l’autorizzazione di stare sul mercato da parte della FDA) e i farmaci (che sono generalmente tossici, potenzialmente mortali e che necessitano di una lunga valutazione prima che siano messi a disposizione del pubblico ai sensi della prescrizione di un medico).
2. Il DSHEA ha fornito la FDA con indizi di autorizzazione legale dell’eliminazione di erbe o di integratori alimentari dal mercato, fornendo all’agenzia la prova di un danno reale per il pubblico. La FDA ha anche avuto il potere di limitare la quantità di un supplemento a livelli bassi se l’agenzia trovava prove comprovanti che livelli più elevati fossero effettivamente pericolosi.

Il DSHEA, l’unica cosa che ci può salvare dalle leggi draconiane del Codex Alimentarius, è il nostro cavaliere con l’armatura ammaccata e sta attualmente ricevendo un calcio nel culo. Big Pharma sta finanziando campagne di disinformazione di massa che hanno saturato i media mainstream per screditare il DSHEA e sono stati accolti da un pubblico americano che è terrorizzato del latte in polvere del loro bambino, delle arachidi, del salmone e per gli incntivi per perdire il peso.

La FDA e i sostenitori della sua Big Pharma non hanno mai voluto DSHEA perché i supplementi e tutte le cose omeopatiche stanno svergognando l’industria farmaceutica.

L’anno scorso, Big Pharma ha speso 758 milioni di dollari in attività di lobbying al Congresso ed ha dichiarato di uccidere DSHEA. Come risultato, molti dei nostri parlamentari stanno cercando di rovesciare il sistema e consentire a Big Pharma di regnare libero sul Codex. Se le leggi di protezione come DSHEA vengono distrutte il potere sanzionatorio dell’autocratico WTO, e sarà impossibile uscire dalla morsa del Codex Alimentarius.

Più e più volte abbiamo visto i nostri rappresentanti di governo ingaggiando veloci lettori per aiutarli a superare conti complessi per batter il tempo. I conti che sono stati amplificati dalle leggi draconiane del Codex Alimentarius non fanno eccezione – una tormenta letteraria, come l’elenco telefonico di Manhattan, che anche un veloce lettore finanziato dal Congresso può armeggiare.

Che cosa possiamo fare?
Il Codex Alimentarius va in attuazione a livello mondiale il 31 dicembre 2009 a meno che “We The People” lo impediamo. Dobbiamo agire ora per proteggere il nostra accesso alle sostanze nutritive ad alta potenzialità e scongiurare un attacco alla nostra alimentazione con pressione sul Congresso per salvare il DSHEA e votare contro le altre quattro leggi sulla “sicurezza alimentare” che sono come i missili americani stealth per la salute e la libertà di scelta.

Oppure si può sperare che, per allora, ci sarà così tanta Flouride nel nostro cibo che non ci sarà nemmeno la cura.

Perché qualcuno dovrebbe voler mettere in atto un piano globale così mostruoso? Le sue origini risalgono alla seconda guerra mondiale (gli architetti di Auschwitz sono i padrini del Codice), e per questo i critici del Codex Alimentarius lo chiamano l’Holocaust Hangover.

A prescindere dal movente, vi posso assicurare questo: il Codex Alimentarius è sicuramente una sbornia da cui non vi riuscirete a riprendere.


di Daniel J. McDonald – 11/01/2010

Fonte: codenamejumper.wordpress

FONTE
http://wp.me/plKDA-AQ

Intervista a Dio - Voce di Antonio Gerardi